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Torna l’ora solare: come difendere il sonno agendo su CO2, temperatura e umidità

Torna l'ora solare

Torna l’ora solare tra sabato e domenica 26 ottobre, questo passaggio potrebbe portare ad avere disturbi del sonno. Il professor Giorgio Bonanno dell’Università di Cassino e del Lazio Meridionale spiega come agevolare un riposo profondo e ristoratore

Torna l’ora solare. Nella notte tra sabato 25 e domenica 26 ottobre 2025 dormiremo un’ora in più. Le lancette torneranno indietro e se da un lato questo significa avere più luce al mattino, dall’altro rappresenta una vera e propria sfida per il nostro orologio biologico. Questo cambiamento, infatti, altera il nostro ritmo circadiano, causando disturbi molto simili a un jet lag: sonnolenza diurna, affaticamento e difficoltà di concentrazione sono sintomi comuni nei giorni successivi.

Come possiamo quindi minimizzare questi disagi e aiutare il nostro corpo ad adattarsi più in fretta? La risposta, si trova nell’ambiente in cui dormiamo. In un momento in cui il nostro equilibrio è già messo alla prova dal cambio dell’ora, creare una “oasi di sonno” ideale diventa una strategia fondamentale. Eliminare altri fattori di disturbo ambientale, infatti, permette al nostro organismo di concentrare le sue energie sull’adattamento al nuovo orario.

Torna l’ora solare: come ritrovare un sonno ristoratore

Proprio su questo punto interviene un illuminante studio pubblicato su “Building and Environment” (“Effect of bedroom environment on sleep and physiological parameters for individuals with good sleep quality”), che trasforma una generica raccomandazione in una precisa guida scientifica. La ricerca dimostra con dati oggettivi come la qualità dell’aria e il microclima della camera da letto abbiano un impatto diretto e misurabile sulla qualità del nostro riposo.

«Abbiamo a lungo trascurato la qualità dell’aria interna, concentrandoci su acqua, cibo e inquinamento esterno» dichiara il prof. Giorgio Buonanno, docente presso l’Università di Cassino e del Lazio Meridionale e membro del Comitato Scientifico di Home, Health & Hi-Tech, che ha illustrato la ricerca per MCE Lab, il laboratorio di ricerca istituito dalla manifestazione Mostra Convegno Expocoomfort. «Oggi la scienza ci dice che l’ambiente indoor è un pilastro del benessere. Adottare comportamenti e strumenti per garantire aria pulita in casa non è un lusso, ma una necessità per un sonno davvero rigenerante, specialmente durante periodi di stress come il cambio dell’ora».

Lo studio ha monitorato per oltre 200 notti sei individui con un sonno di buona qualità, utilizzando dispositivi non invasivi per misurare i parametri ambientali e la loro risposta fisiologica. I risultati sono inequivocabili e mostrano una correlazione diretta tra l’ambiente e la qualità del sonno:

·       Un aumento di 100 ppm di CO2 causa un calo della qualità del sonno dello 0,29%.

·       Un aumento dell’1% di umidità relativa la riduce dello 0,1%.

·       Un aumento di 1 °C della temperatura la riduce dello 0,16%.

La ricerca ha quindi definito le condizioni ottimali per un sonno perfetto:

·       Anidride Carbonica (CO2₂): Inferiore a 1000 ppm

·       Temperatura: Inferiore a 20 °C

·       Umidità Relativa: Tra il 40% e il 60%

Questi parametri, sottolinea lo studio, non sono solo indicatori di comfort, ma veri e propri fattori che facilitano un riposo profondo e ristoratore.

«Per misurare questi valori sono necessari strumenti specifici» conclude il prof. Buonanno. «Sensori per la CO2, termometri digitali per la temperatura e igrometri per l’umidità. Oggi esistono anche stazioni di monitoraggio integrate che rendono semplice tenere tutto sotto controllo».

Prepararsi al cambio dell’ora, quindi, non significa solo regolare gli orologi. Significa agire d’anticipo, trasformando la propria camera da letto in un santuario del riposo. Semplici gesti come arieggiare la stanza prima di dormire per abbassare i livelli di CO2 e, se necessario, utilizzare umidificatori o deumidificatori, possono fare una differenza enorme, aiutando il corpo a superare lo shock del cambio d’orario e a ritrovare più velocemente il proprio equilibrio.

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