Dyson presenta i risultati del Global Wet Cleaning Study, la sua prima ricerca globale dedicata alla pulizia dei pavimenti. Un’indagine che ha coinvolto 23.311 partecipanti in 28 Paesi e regioni tra febbraio e marzo 2025, con l’obiettivo di analizzare abitudini, comportamenti e difficoltà riscontrate dalle persone durante le pulizie domestiche, e in particolare nella pulizia a umido dei pavimenti.
“Basandoci su 20 anni di ricerca sulla polvere microscopica, i nostri risultati confermano che l’aspirazione è il modo più efficace per affrontare la polvere domestica. Tuttavia, per macchie secche e ostinate, i liquidi sono essenziali per ‘reidratarle’ e facilitarne la rimozione”, afferma Matthew Lee, Senior Research Scientist di Dyson.
Lo studio ha come punto di partenza un’analisi dei tipi di pavimenti più frequenti nelle nostre case, ed evidenzia così un primo dato sorprendente: nonostante in tutto il mondo il 93% delle persone (in Italia addirittura il 97%) possieda pavimenti duri – come piastrelle, ceramica, pietra, legno, ecc. – solo il 48% (35% in Italia) utilizza un elettrodomestico a umido per la loro pulizia, preferendo invece strumenti a mano tradizionali.
Oltre la metà degli intervistati che effettuano la pulizia dei pavimenti a umido indica poi come principali motivazioni l’igiene e la rimozione di sporco e incrostazioni, ma fatica maggiormente nel rimuovere macchie di olio/grasso e, soprattutto in Italia, depositi di calcare.
La domanda quindi è evidente: stanno davvero utilizzando i metodi più efficaci per raggiungere l’obiettivo desiderato sul proprio tipo di pavimento?
Italia: un Paese che si dedica molto alla pulizia dei pavimenti, ma con strumenti del passato
La fotografia scattata nel Bel Paese rivela che anche se gli italiani tengono molto alla pulizia della casa, le loro abitudini potrebbero non essere al passo con i tempi: il 66% degli intervistati utilizza infatti un mocio o spazzolone tradizionale, mentre il 57% si affida a panni o spugne. Solo il 35% di loro usa macchine specifiche per la pulizia a umido, in linea con la media EMEA (34%).
In termini di frequenza, la ricerca rivela come il lavaggio dei pavimenti sia una pratica consolidata e di routine per la maggior parte degli italiani. Più di 4 intervistati su 5 (l’82%, ben al di sopra della media europea ferma al 67%) dichiarano di lavare i pavimenti regolarmente. O durante ogni sessione di pulizie domestiche (38%), o comunque la maggior parte delle volte (44%). Al contrario, Paesi come il Regno Unito, la Germania, i Paesi Bassi, l’Austria, la Svizzera e la Repubblica Ceca adottano un approccio più reattivo, ricorrendo alla pulizia a umido in base a specifiche necessità o situazioni.
Entrando ancor di più nel dettaglio, emergono anche i lati negativi e la frustrazione legate a queste abitudini. La predilezione per i metodi tradizionali infatti si traduce in una doppia operazione in fase di pulizia, che prevede prima l’aspirazione e poi il lavaggio – una routine che inevitabilmente allunga i tempi e può risultare fisicamente stancante. Non sorprende, di conseguenza, che la pulizia generale della casa impegni gli italiani per ben 2 ore e 23 minuti in media (più di loro soltanto i portoghesi, con 2 ore e 37 minuti), di cui 30 minuti dedicati esclusivamente alla pulizia dei pavimenti.
Un altro problema risiede nel fatto che spesso i metodi tradizionali non riescono a garantire una pulizia dei pavimenti profonda, percepibile camminando anche a piedi nudi.
“Con strumenti tradizionali come mocio, spazzoloni e lavapavimenti a rullo singolo, il problema risiede spesso nel fatto che ci si limita a spalmare sul pavimento una pellicola di sporco invisibile. Succede quando si usa acqua sporca o quando le lavapavimenti non rimuovono completamente i detriti,” spiega Ketan Patel, Senior Design Manager di Dyson.
Perché gli italiani lavano i pavimenti?
Appurato che gli italiani sono tra i più “appassionati” nella pulizia dei pavimenti, vale la pena approfondirne le motivazioni: queste si concentrano per la maggior parte sul mantenimento dell’igiene (64%) e l’eliminazione dello sporco (macchie 37%, polvere e detriti 37%, residui di cibo 32%), con l’aspetto estetico che passa in secondo piano (solo il 12% degli intervistati lo cita, rispetto al 33% della media EMEA).
Proprio a questa ricerca dell’igiene è legata anche la scelta dei detergenti da utilizzare per la pulizia dei pavimenti. Gli italiani tendono a preferire prodotti specifici per diversi tipi di pavimento o superfici, con l’obiettivo di una pulizia dei pavimenti mirata e profonda. Le scelte più diffuse ci sono:
- Acqua con detergente specifico per pavimenti (34%)
- Soluzione per superfici specifiche (26%)
- Acqua con detergente multiuso (24%)
- Acqua con candeggina o disinfettante (22%)
Una convinzione radicata in Italia, più diffusa rispetto alla media EMEA, è che la sola acqua non sia sufficiente per una pulizia efficace, rappresentando uno dei tre principali motivi per l’utilizzo di detergenti specifici. Altre motivazioni importanti includono l’igiene e l’eliminazione dei germi (45%) e la ricerca di un odore gradevole (42%).
Lo studio ha inoltre analizzato le abitudini relative al cambio dell’acqua durante l’uso del mocio o dello spazzolone. Mentre a livello EMEA quasi la metà (49%) dei consumatori cambia l’acqua solo quando visibilmente sporca, l’Italia si distingue. Il 50% degli intervistati cambia l’acqua dopo aver pulito ogni stanza, un dato notevolmente superiore alla media degli altri Paesi coinvolti (36%).

La risposta Dyson: pulizia profonda, rapida e igienica
Nato dall’expertise di Dyson nella scienza della polvere e della pulizia a umido, il Dyson WashG1™ pulisce polvere e sporco come un aspirapolvere. È il lavapavimenti più igienico sul mercato, senza emissioni di scarico e senza l’uso di filtri umidi che possono accumulare odori e batteri. Utilizza una combinazione di tecnologie di idratazione, assorbimento ed estrazione per raccogliere e separare sia i detriti umidi che quelli secchi, inclusi i capelli.
Con due rulli in microfibra controrotanti ad alta assorbenza, il Dyson WashG1™ pulisce da tutti i lati per una pulizia profonda più completa e veloce. La macchina rimuove le macchie con il 30% di passaggi in meno e permette ai pavimenti di asciugarsi l’80% più velocemente rispetto all’uso di un mocio.

Progettata per essere complementare al Dyson WashG1™, la nuova soluzione detergente per pavimenti duri Dyson 02 Probiotic è una miscela unica di probiotici selezionati per la loro capacità di contrastare una varietà di contaminanti domestici comuni. Contiene circa 250 miliardi di microrganismi probiotici (cioè batteri “buoni”) in grado di metabolizzare sporco e impurità sia sul pavimento che all’interno del dispositivo.
A differenza di molte formulazioni che offrono risultati rapidi ma di breve durata, i microrganismi probiotici presenti nella soluzione Dyson 02 Probiotic continuano a degradare lo sporco organico, anche dopo l’uso. Se utilizzato in combinazione con il Dyson WashG1™, i probiotici rimangono sui rulli, sui pavimenti e all’interno della macchina anche dopo aver eseguito un ciclo di autolavaggio, garantendo una pulizia dei pavimenti più duratura.