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Ricercare casa nuova: quasi 3 persone su 4 vivono lo stress di un budget che non basta

Ricercare casa nuova: quasi 3 persone su 4 vivono lo stress di un budget che non basta

In Italia, trovare casa nuova con un affitto sostenibile è diventata una sfida quotidiana per milioni di persone, con conseguenze che vanno oltre il portafoglio e toccano il benessere personale. Secondo i dati raccolti da HousingAnywhere, la più grande piattaforma europea di affitti a medio termine, il 72,6% delle persone che vivono in Italia dichiara di sentirsi regolarmente stressato perché il proprio budget non è sufficiente a sostenere i prezzi del mercato immobiliare.

Questo divario è significativo in tutte le principali città italiane: secondo il recente Rent Gap Monitor Q2 2025 a Roma un appartamento arredato costa in media 2.000 euro al mese, mentre il budget medio degli inquilini si ferma a 1.500 euro; situazione simile a Bologna (1.800 euro contro 1.400) e a Milano, dove chi affitta può permettersi in media 1.415 euro, ben al di sotto degli affitti richiesti, che superano i 1.800 euro mensili.

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Strategie inaspettate per trovare casa nuova

Le difficoltà di accesso a un alloggio adeguato spingono molti giovani a ricorrere a soluzioni creative, a volte sorprendenti. Quasi il 17% degli inquilini tra i 30 e i 34 anni dichiara infatti di aver finto di essere in una relazione pur di aumentare le possibilità di ottenere un appartamento.

«Questa scelta nasce come risposta alla forte competizione», spiega Luca Contella, Responsabile Sud-Europa di HousingAnywhere. «Gli inquilini cercano di trasmettere stabilità e affidabilità agli occhi dei proprietari, che talvolta tendono a preferire le coppie rispetto ai coinquilini».

Piuttosto che affrontare direttamente l’elevata concorrenza, altri giovani alla ricerca di una casa nuova in affitto puntano su strategie diverse. Oltre il 12% degli intervistati valuta di spostare la ricerca su un’altra città dopo non essere riuscito a trovare un alloggio nella località preferita. Quasi il 10%, fin dall’inizio, prende in considerazione più città per aumentare le proprie possibilità di successo, mentre il restante 78% si concentra esclusivamente su una sola destinazione.

«Allargare la ricerca a città alternative può essere una strategia efficace per aggirare la forte competizione. Nelle località secondarie gli inquilini possono beneficiare di una domanda più bassa e, probabilmente, di un prezzo al metro quadro inferiore, ottenendo così più spazio con la stessa spesa. Lo stesso vale per chi estende la ricerca a quartieri fuori dal centro. L’aspetto fondamentale è che queste zone siano ben collegate e offrano i servizi necessari per garantire una buona qualità della vita a giovani professionisti e studenti», ha aggiunto.

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